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Via l'Italia, l'Italia tutta intera.

Via l’Italia, l’Italia tutta intera.

Questa polemica sulla scuola sinceramente non la capisco. Sta montando da giorni, come un gelato con molta panna montata e rischia di farci molto male. Prima la polemica tra il Ministro e la scuola di Pioltello che chiudeva il giorno in cui finiva il Ramadan. Ispezioni, parole dure, rivisitazione della delibera e conferma della chiusura. Il presidente Mattarella (l’unica persona in grado di riflettere in questo schizofrenico paese) dichiara apertamente di apprezzare il lavoro dei docenti di quella scuola.
Silenzio imbarazzante di alcuni ma non di tutti. Il vicepresidente del Consiglio Salvini non ci sta e dichiara che è un segnale di arretramento chiudere la scuola per Ramadan.
Parole grosse e fuori misura: arretramento? Ma lo sa come sono composte le scuole in Italia il Ministro Salvini? Soprattutto le elementari? Dove, ormai, visto che i bambini italiani sono pochini, la maggioranza è composta da pakistani, indiani, rumeni, slavi, etiopi, egiziani, copti. E niente. Il ministro Valditara riparte lancia in resta e dichiara che la maggioranza degli alunni in classe deve essere composta da italiani. Si parlava sino a ieri di un 20% di presenze straniere (Salvini docet) ma, evidentemente qualcuno si è reso conto che il numero impietoso dei bambini provenienti da altri stati e altre religioni in alcune scuole supera di gran lunga il 50% e allora ecco la soluzione: la maggioranza deve essere italiana.
Caro Ministro Valditara: sono d’accordo. Da tempo seguo un bel progetto del Rotary Club Sassari Nord e proviamo a parlare di costituzioni nelle classi elementari del sassarese. Quest’anno sono stato ospitato da una bellissima e colorata quinta classe elementare del quartiere di San Donato, a Sassari.
Ci sono bambini copti, senegalesi, iraniani, rumeni, albanesi e sono tutti italiani. Parlano addirittura il sassarese e dicono, a gran voce, di sentirsi italiani. Manca solo la legge, l’articolo, il cavillo. Ma questi bambini non se ne preoccupano perché hanno imparato, leggendo la Costituzione, che loro fanno parte di questo paese, sono questo paese. Ed è bello vedere tutti quei colori uniti in un grande sorriso. Se ne faccia una ragione Ministro e lasci che i bambini se la vivano con tranquillità questa nazionalità che non deve arrivare con la marca da bollo o con percentuali inutili e fuori luogo. Viva l’Italia, l’Italia tutta intera, direbbe Francesco De Gregori.
E, se ci permette, noi cantiamo con lui.

19:54 , 28 Marzo 2024 Commenti disabilitati su Via l’Italia, l’Italia tutta intera.