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Tutti i maledetti muri del mondo.

Tutti i maledetti muri del mondo.

La storia del muro di Berlino è la metafora della nostra infanzia e adolescenza. Noi abbiamo conosciuto due Germanie: quella Ovest e quella Est.
La maestra ci parlò di una città divisa in due perché qualcuno aveva deciso di costruire un muro che attraversava le vie di quella città. Era un muro fresco, nuovo, perché quando andavo a scuola alle elementari il muro aveva soltanto pochi anni. Era, per dire, più piccolo di me di due anni.
Quel muro ci fece dividere il mondo in due grandi emisferi: noi siamo ad Ovest, ci diceva il professore delle scuole medie e stiamo dalla parte giusta.
Non avevo troppi elementi negli anni settanta per controbattere.
Poi, nel 1976, Edoardo Bennato pubblicò “la torre di Babele” dove all’interno si trovava la canzone “Franz è il mio nome” e cominciai a pormi qualche domanda: perché Franz vendeva la libertà a chi volesse passare dall’altra parte della città? Incontrai alcuni libri, cominciai a leggere e studiare e i punti cardinali erano punti tutti sbagliati: chi era al nord era convinto fosse nel posto migliore e più bello ma c’era sempre qualcuno più a sud di qualcun altro.
Est e ovest erano due vere e proprie parallele: non si incontravano mai. A est i comunisti, a ovest i democratici o democristiani o repubblicani. A Est palazzi tutti grigi ad ovest, per dirla con Bennato,  una West Berlino splendente e abbagliante.
In quegli anni cominciai a diffidare di chi tagliava il mondo con l’accetta e con i punti cardinali. E diffidai, soprattutto, di chi erigeva muri: quelli reali e quelli invisibili.
Una cosa imparai, una cosa che non è mai cambiata: gli ultimi sono sempre ultimi. Ad est, a ovest, nel Nord e nel sud del mondo.
Il 9 novembre del 1989 cadeva il muro di Berlino.
Sono passati 33 anni. Quasi mezza vita. Quel muro non c’è più. Se andate a Berlino potete notare i segni ed è difficile comprendere quale sia l’est e quale, invece l’ovest.
Quel muro non c’è più.
Non capisco allora perché è stato deciso, in Italia, di ergere nuovi muri sul mare e chiudere i confini.
Non ho capito perché abbiamo ancora necessità di nascondere le nostre vite dietro i muri e abbiamo la necessità di dividere il mondo con quattro punti cardinali.
Scordandoci la dignità.

giampaolo cassitta – sardegnablogger 9 novembre 2022

19:41 , 9 Novembre 2022 Commenti disabilitati su Tutti i maledetti muri del mondo.