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Meno male che Silvio c'era.

Meno male che Silvio c’era.

Mi ha colpito che Tajani abbia ricordato a tutti noi che la separazione delle carriere dei magistrati era un sogno di Berlusconi, e mi ha colpito anche la sua seconda dichiarazione: se un elettore scrive, barrando ovviamente Forza Italia, Berlusconi, il voto è valido. Ma non la preferenza. Che fosse necessario puntualizzare l’ultimo concetto, ecco, mi ha, come dire, rattristato. Insomma: uno spettro si aggira per l’Italia e addirittura in Europa: Silvio Berlusconi.
Sarà che ho smesso di credere alle favole da molto tempo, ma mi colpisce che ci sia gente che possa scrivere Berlusconi sulla scheda elettorale come se fosse normale, come se il tempo si fosse fermato.
Quindi, se vale per Berlusconi, vale per Pannella e i radicali (ah, non ci sono più?) e vale per Berlinguer e il Pd (direi di no). E se scriviamo Craxi, a chi va il voto? Possibile che non si riesca, davvero, a proporre cose diverse da giochetti di bassa lega (pardon) come quelli così sciocchini ed infantili: scrivete Giorgia oppure Berlusconi e tutto sarà risolto.
Istintivamente mi verrebbe da dire: bene, se queste sono le strategie, hanno perso in partenza. Poi mi fermo, guardo a destra, a sinistra, dietro, davanti, in alto, in basso e mi rendo conto che molti lettori, davvero, scriveranno Berlusconi sulla scheda, anche se (però, forse non lo sanno) per loro disgrazia Silvio non c’è. Ma Giorgia si. Auguri.

12:35 , 31 Maggio 2024 Commenti disabilitati su Meno male che Silvio c’era.