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Il passerotto che è dentro di noi

Il passerotto che è dentro di noi

Siamo passati dalla maglietta fina alla rivoluzione e non avendo ottenuto niente siamo ritornati alle chiare sere d’estate, il mare, i giochi, le fate e un braccio a labbra salate.
Generazione curiosa la nostra: sul palco a cantare Lolli, Guccini, De Gregori, Dalla e fuori dai riflettori nel calduccio delle nostre stanze con poster di Che Guevara d’ordinanza, c’erano Battisti e Baglioni. “Per imparare gli accordi” diceva un mio carissimo amico, cresciuto rivoluzionario e approdato sulle sponde di Forza Italia. “Perché Battisti conosce la musica”, aggiungeva Antonella, femminista incazzata di sinistra e oggi vegana, no vax, no war, no tutto.
Io, invece, me ne stavo nel mio cantuccio con due album per me fondamentali e acquistati all’imbrunire per non essere notato: “E Tu” e “sabato pomeriggio”. Soprattutto l’ultimo lo imparai a memoria nonostante nel mitico LP con il sole enorme e colorato i testi non ci fossero. E cantare a squarciagola “Alzati Giuseppe” a memoria non fu cosa facile. Claudio Baglioni compie oggi, 16 maggio, 73 anni.
E’ stato considerato lo sdolcinato cantante qualunquista, neppure di destra. E’ stato, per me, il corollario alle mie storie, ai miei racconti, ai miei libri. L’ho contrapposto alla grandezza di De André, al principe borghese De Gregori, alla follia creativa di Lucio Dalla, solo per restare tra gli italiani. Non ditemi che non vi piace e non vi è mai piaciuto. Perché in fondo al vostro animo (ed è così, ammettetelo) una canzone di Baglioni ve la portate appresso. Magari Marilù, o “i vecchi”, oppure la magnifica “poster” o la scanzonata “viva l’Inghilterra”. Anche voi siete stati passerotti e avete gridato a qualcuno “non andare via”.
Ah, non l’avete fatto? Non ci credo. Comunque auguri a Claudio Baglioni. La mia canzone è “Con tutto l’amore che posso”. Quando vado a Roma e arrivo davanti all’isola Tiberina canto sempre: “..e lungo il Tevere che andava lento lento”. Continuo a perdermi nel rosso tramonto di Roma.

17:05 , 16 Maggio 2024 Commenti disabilitati su Il passerotto che è dentro di noi