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Il Limite e la decenza (sardegnablogger)

Il Limite e la decenza (sardegnablogger)

Credo ci debba essere un limite alla decenza. Lo predico da anni e lo pretendo soprattutto dai giornalisti. Questo perché anche io faccio parte dell’ordine, come pubblicista. 
Sono abituato per formazione professionale (nel mio mestiere all’interno del Ministero della Giustizia) a soppesare bene le notizie che riguardano gli uomini, a trattare le persone come soggetti di diritto, sempre e comunque. 
Sono abituato a ricordarlo a me stesso tutti i giorni e a rammentarlo  ai miei collaboratori: prima di diffondere una notizia è sempre bene verificare tutto e quando l’operazione è conclusa chiediamoci  sempre se quello che scriviamo può comunque danneggiare qualcuno o  perforare la sua sensibilità. 
Capisco (ma ovviamente non giustifico) i leoni da tastiera, i commenti a caldo sempre uguali e sempre quelli dal “buttate le chiavi” a “ammazzatelo” e all’ever green “sporco negro”. 
Però c’è un limite a tutto. 
Quel limite è legato al mestiere: da giornalista non mi posso permettere di pubblicare parole false, cattive, indegne. Quando si scrive, testualmente:” Le bare di Bergamo stanno al Covid19 come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro”, si è consci  di voler affermare qualcosa di forte, incredibile, terribile. Si sta infatti dicendo a chi legge che quelle bare erano un grande falso, così come era falso il famosissimo comunicato numero sette scritto probabilmente dai servizi segreti deviati e non dalle brigate rosse che tenevano in prigionia l’Onorevole Aldo Moro. Da giornalista queste cose si devono sapere, conoscere, quelle parole provocheranno una reazione enorme perché quello che è stato  scritto è un’enormità. 
Le bare di Bergamo, purtroppo, esistono, hanno attraversato le strade della nostra angoscia, quei morti sono stati sfregiati da Tommaso Montesano così come, ancora una volta, è stato mandato al macello Aldo Moro e il suo sequestro: due cose, peraltro che non c’entrano proprio niente, non hanno nessun nesso logico, sociale, storico, umano. 
Niente. 
Leggo che il direttore di Libero (dove Montesano lavora) medita un suo licenziamento. Sarebbe il minimo. Dovrebbe essere denunciato non solo da chi si sente offeso (e sono in tanti) ma anche da chi quel calvario di Bergamo lo ha percorso dentro una bara. E mi auguro, da piccolo giornalista pubblicista, che Tommaso Montesano possa comunque difendersi davanti al consiglio di disciplina dell’ordine e abbia la possibilità di spiegare le motivazioni che lo hanno portato a scrivere quelle parole. Poi spero in una giusta ed equa decisione da parte dell’Ordine. 
Lo spero per me, per chi legge e per quei morti di Bergamo. 
Infine, lo spero anche per la storia insultata con poche e pesanti  parole da chi dovrebbe informarsi prima di scrivere qualcosa.

20:22 , 9 Febbraio 2022 Commenti disabilitati su Il Limite e la decenza (sardegnablogger)