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Tentazione

Tentazione

Scherzare coi fanti è lecito da sempre ma,  Dio ce ne guardi, lasciamo stare i santi al loro posto e, soprattutto, le Madonne. Così, almeno dal tono di una lettera inviata al quotidiano “La Nuova Sardegna” da dei fedeli di Aggius, si intuisce che la  contestazione è legata, tra le altre cose, allo spostamento della statua della madre del Signore che il parroco ha deciso di sistemare da un’altra parte. Non è la sola obiezione, ma tutte girano intorno a una parola magica: “cambiamento”, che nella chiesa, in realtà, ha camminato e cammina a un ritmo lentissimo. Il brand è sicuro, appetibile, ben consolidato, perché si dovrebbe cambiare? Il parroco di Aggius, a quanto pare, la pensa in maniera diversa e prova con piccoli accorgimenti a modificare lo “status quo” fermo da anni nel granitico paese gallurese. Chi ha ragione e, soprattutto, chi ha torto? Il Tar, in questi casi, non si può esprimere e l’arbitro può essere il buon vescovo che però, a quanto pare, sembra non voler entrare, almeno per ora, nella disputa. La chiesa, in oltre duemila anni di esistenza, ha sempre guardato alle novità con una certa diffidenza e i fedeli, in fondo, fanno parte di quella tradizione. Prendete per esempio il “padre nostro”. C’era, alla fine della preghiera, un errore di traduzione e, anziché “non indurci alla tentazione”, di recente è stato modificato in “non abbandonarci alla tentazione”, che in realtà è molto più vicino alla filosofia cattolica. Eppure, ancora oggi, qualcuno continua ad utilizzare  il vecchio testo. Forse, oltre al cambiamento, si ha sempre un po’ paura della tentazione.

20:24 , 10 Marzo 2025 Commenti disabilitati su Tentazione