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Strega

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Ho sempre osservato il mondo dalla colonna destra della vita quella, per intenderci, che nel gergo calcistico è la parte “bassa” della classifica dove le squadre possono aspirare, al massimo, a salvarsi, a lottare per non retrocedere. E’, anche questo, un bel vivere e, lo ammetto, è stata anche la metafora della mia esistenza: lavoro e passioni. Non dico mi piaccia perdere ma trovo stucchevole vincere sempre. Oggi divampa la polemica perché la casa editrice Einaudi non sia finita nella magnifica dozzina del premio Strega e la notizia non è stata presa bene dai vertici dell’azienda torinese. Se ne faranno, ovviamente una ragione. Mi consola, invece, che tra i dodici ci siano libri editi da case editrici non proprio nella parte sinistra della classifica. E’ chiaro che, alla fine lo scudetto lo vincerà il Real, il Barcellona, il Liverpool, l’Inter, il Milan, la Juventus ma poter pensare che a volte ci riesca anche il Verona, il Cagliari, la Sampdoria e il Leicester è motivo di grande orgoglio. Direte: lo dici per invidia. Lo dico con leggerezza. Chi pubblica con Einaudi o Mondadori ha molte più probabilità di essere visibile però – ed è questo che mi piace sottolineare – tra le proposte per il premio Strega è da alcuni anni che sono presenti libri dell’editore Arkadia di Cagliari, casa per la quale ho pubblicato sei libri (e il settimo di prossima uscita) e che, seppure navighi nella parte destra della classifica ha, comunque, qualcosa di importante da dire. Perché è vero che Il Real e il Liverpool possono, anzi devono, vincere lo scudetto ma non è detto che i loro giocatori siano davvero i migliori. A volte le cose belle giocano in provincia solo che nessuno ha il coraggio di andare a vedere le loro partite. Morale: buon premio Strega a tutti, Einaudi compreso e, mi raccomando, andate a leggere anche la parte destra della classifica. Potreste trovare delle magnifiche sorprese.

20:10 , 16 Aprile 2025 Commenti disabilitati su Strega