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Sentenze

Sentenze

Saper soppesare i gesti. Non è semplice. Da una parte, la sentenza di assoluzione per Alex, che aveva ucciso il padre violento mentre minacciava la madre; dall’altra, la ragazza maggiorenne di Torino condannata a 16 anni di carcere per non aver fermato in tempo i suoi compagni minorenni che avevano lanciato una bicicletta, rendendo paraplegico un ragazzo, e per non averli denunciati successivamente. I suoi compagni, invece, essendo tutti minorenni all’epoca, se la cavano con sei anni di detenzione.

Perché occorre saper soppesare i gesti? Perché la legge (dura lex, sed lex) è arida, e solo l’analisi delle vicende può modificare gli assetti. C’è poi una terza sentenza: un pensionato modenese uccide moglie e figlia, ma è condannato a 30 anni e non all’ergastolo perché i motivi che lo hanno portato all’insano gesto sono stati giudicati comprensibili, considerando la “peculiare situazione dell’ambiente familiare”.

Tre storie, tre sentenze. Tutto secondo quanto indicato dal codice, con alcune differenze sostanziali legate al cammino processuale, che può prendere pieghe diverse a seconda degli uomini giudicanti (e questo fa parte delle regole del gioco). Ritengo, però, che sia importante conoscere molto bene le motivazioni delle sentenze (che, ancora, non ci sono) e che occorra tener conto dei gesti. E a farlo dovrebbe essere il giudice, non il giudicante, in un percorso che implichi l’analisi non solo della vittima e del carnefice, ma anche di ciò che c’è intorno.

La sentenza di assoluzione di Alex a me sembra decisamente congrua. Quella della ragazza che ha assistito alla follia dei suoi amici minorenni, invece, appare spropositata e profondamente sbagliata. L’ultima sentenza, pur essendo io contrario all’ergastolo, dovrebbe trovarmi d’accordo. Ma non lo sono, almeno nella motivazione. Uccidere due persone (due donne, per l’esattezza), per quanto inseribile nella peculiare situazione familiare, non è mai giustificabile. I 30 anni potevano essere motivati meglio.

15:30 , 14 Gennaio 2025 Commenti disabilitati su Sentenze