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Partecipare

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Solitamente non leggo i commenti ai post pubblicati dai quotidiani online e rilanciati sui social. Non lo faccio perché, nella maggior parte dei casi, risultano scontati oppure ricorrono a un’ironia che non fa sorridere. Altri, invece, appartengono agli “odiatori” o finiscono per spostare il senso della discussione.Così, davanti alla marcia per la pace a favore di Gaza che da Norbello è arrivata fino a Ghilarza, i commenti lasciano senza parole. Il più gentile è stato: «Ma perché non organizzate una marcia contro Hamas?». Poi c’è chi scrive: «Perché non pensate alla nostra isola invasa dalle pale eoliche?», «Non avete altro da fare?», «E adesso Israele si fermerà senz’altro». Osservazioni di questo genere, che fanno venire voglia di replicare.Ma l’istinto non aiuta a ragionare. Guardando con più distacco, penso che quei commenti appartengano a un sentire comune. E se per me non è, ovviamente, un bel sentire, devo però riconoscere che è con questo sentire che dobbiamo fare i conti. Una piccola marcia per la pace non riesce a smuovere le coscienze di qualche sardo, figuriamoci se può incidere su ciò che accade in Israele o a Gaza.Ma davvero qualcuno crede che chi partecipa a una marcia si illuda di poter fermare chi uccide bambini in nome di un Dio che tace da sempre? Quella marcia, quel pezzo di strada, quell’attimo di condivisione con persone che nemmeno conosci significa, in fondo, una sola cosa: partecipare.Essere consapevoli dell’orrore che esiste a Gaza e in altre parti del mondo. Partecipare deriva dal latino e significa “essere partecipe”, cioè far parte, trovarsi, intervenire insieme ad altri in qualcosa che si ritiene importante.Ecco cosa non sopportano gli odiatori, i perditempo, i critici a vuoto, i leoni da tastiera: essere partecipi. Non vogliono far parte di un progetto, non si mettono in gioco nella discussione, i loro interventi restano fini a se stessi, senza alcuna proposta.Lasciate perdere i commenti. Siate orgogliosi quando scegliete di partecipare a qualcosa. Significa essere vivi, essere esseri pensanti. Tra lo stare a casa davanti a un computer e camminare insieme per denunciare un’ingiustizia c’è una differenza enorme. Una differenza che si riassume in una parola bellissima: partecipazione.. @follower@inprimopiano#giampaolocassitta

20:19 , 21 Settembre 2025 Commenti disabilitati su Partecipare