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Mamdani

Mamdani

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Quel “So che ci guardi, alza il volume”, detto dal nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, merita tutto il rispetto e l’ammirazione di chi ancora crede nella democrazia.
Quelle poche parole illuminano il cono d’ombra in cui gli Stati Uniti erano precipitati dallo scorso gennaio, tra i vari teatrini demagogici inscenati quotidianamente da The Donald.

Quelle poche parole hanno il sapore, la forza, la bellezza e la tenacia della determinazione.
New York sarà, secondo Mamdani, la luce in questo momento di oscurità. Nessun tentennamento, nessuna accondiscendenza, nessuno sconto.

“Alza il volume, Donald”  e sentirai una nuova musica: quella di un uomo libero, musulmano e socialista democratico, che si rifiuta di scusarsi per ciò che è.
Si è rivolto ai giovani che, ha detto, “hanno eroso il cinismo che ha finito per definire la nostra politica”, e ha promesso: “Lotteremo per voi, perché noi siamo voi”.

Ha concluso parlando a tutti i newyorkesi, dagli ultimi ai più ricchi: “Questa città è anche vostra, e così è questa democrazia”.

Quest’aria fresca, cristallina, queste parole che fluttuano tra i palazzi e le periferie della Grande Mela sembrano disegnare un nuovo giorno, nuove parole, nuove possibilità in uno scenario finalmente laico e progressista.A quando, dalle nostre parti, qualcuno o qualcuna che dica a Giorgia Meloni: “So che ci guardi, alza il volume