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Lotteria.

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Sinceramente, mi era sfuggita la notizia. Nel senso che ero comunque convinto che la Lotteria Italia non esistesse più. Invece, puntuale come ogni anno, la Befana regala al vincitore ben cinque milioni di euro, che stavolta sono volati verso Lodi. Ero fermo (e la colpa è mia, ovvio) agli abbinamenti Canzonissima, Fantastico, Carramba e poi, credo, siano arrivati ai pacchi. Ricordo che negli anni ottanta, quando mi recavo per lavoro a Roma, molti parenti mi chiedevano di acquistare il biglietto convinti che quelli della capitale avevano più probabilità di quelli venduti in Sardegna.

Personalmente, non ho mai acquistato nessun biglietto della Lotteria (c’era, se non ricordo male, anche quella di Agnano), ma mia madre, una volta l’anno, tentava la fortuna inviando, tra le altre cose, il tagliando settimanale con la cartolina postale (so che molti di voi non sanno neanche di cosa sto parlando). Sentire che la Lotteria esiste ancora ha prodotto in me due piccole considerazioni: la prima è legata alla fortuna e all’illusione (d’altronde, questo è l’anno del Giubileo della Speranza) di poter diventare milionari senza fare nulla di trascendentale; l’altra, invece, ha rafforzato la mia idea di uno Stato biscazziere, che continua a vincere e prendere i soldi da chi coltiva i sogni. Il problema, purtroppo, è che molti dei giocatori diventano ludopatici. Una vera e propria piaga propagandata come opportunità. Punterei più sul Giubileo che su un gratta e vinci. Almeno, in quel caso, non si paga il biglietto. 

14:49 , 7 Gennaio 2025 Commenti disabilitati su Lotteria.