Sulla storia di Beatrice Venezi, lo ammetto, ci ho capito poco. Anche perché, in queste settimane, la priorità era ed è legata a ciò che sta accadendo sul fronte israelo-palestinese, e occuparsi di un avvenimento molto italiano e, soprattutto, molto tecnico, non è semplice.
Però, anche qui, riusciamo a essere divisivi. Anche nella musica riusciamo a inserire la politica e il tifo da stadio.
Beatrice Venezi è un direttore d’orchestra – non tollera essere definita “maestra” e tantomeno “direttrice” – ha diretto molte orchestre e le è stata offerta la direzione artistica e musicale del Teatro La Fenice di Venezia, uno dei più prestigiosi al mondo.
È nata subito la contestazione, in quanto Venezi è considerata vicino alla destra di governo e, secondo alcuni detrattori, non meriterebbe quel palco perché non abbastanza preparata. Non avrebbe, cioè, un curriculum degno di quell’incarico.
Non ho, come dicevo, un’opinione su Beatrice Venezi: non seguo la musica lirica e classica e non so dire se possa dirigere o, comunque, programmare una stagione alla Fenice.
Gli orchestrali hanno scioperato contro questo incarico e minacciano uno sciopero ad oltranza.
Uto Ughi, riconosciuto come uno dei più grandi maestri al mondo, pare abbia dato apertamente ragione alle maestranze, affermando che «il curriculum per un ruolo del genere è importante, così come lo sarebbe in generale per qualsiasi posizione lavorativa di spicco» e aggiungendo che «nel mondo della musica classica conta anche l’esperienza. Se ancora non ce n’è abbastanza per ricoprire un ruolo così in vista, vuol dire che ci vorrà più tempo e lavoro».
Sembra dunque che Venezi sia stata rimandata a settembre.
Ma dalle parole del più famoso Ughi si può trarre un’altra verità che vale un po’ per tutti: la preparazione è necessaria per qualsiasi posizione apicale, compreso – per esempio – dirigere un ministero o, che so, un partito politico, una banca o un ente statale.
E qui, carissimi, vedo curriculum davvero scarni, davanti ai quali quello della Venezi fa quasi inchinare.
Buona musica a tutti.
