Che cosa abbia spinto una manciata di stupidi e violenti a rompere vetrine e porte d’accesso alla stazione di Milano in nome della Palestina libera è difficile da spiegare. Una cosa però è certa: si tratta di una grossa stupidaggine che non aiuta la causa palestinese.

Oggi era una giornata importante: il Paese si fermava per urlare con forza, determinazione e speranza il suo grido a favore dei bambini imprigionati nell’inferno di Gaza. Eppure qualcuno – e, per favore, non siate semplicistici pensando alla “sinistra”, che con questa nefandezza non c’entra nulla – ha deciso di mettere in atto un piano di guerriglia.

Mi è venuto in mente Sun Tzu, lo stratega dell’antica Cina, che basava le sue campagne militari su un mantra celebre: la confusione genera caos, il caos genera opportunità. E quale opportunità migliore, per i detrattori delle marce di pace, poteva offrire questa vigliacca guerriglia urbana?

Infatti, il caso ha generato subito l’opportunità che alcuni aspettavano: questa violenza è da condannare –  questa violenza nasce dalle manifestazioni pro-Pal –  dunque le manifestazioni pro-Pal sono violente. Facile, come bere un bicchiere d’acqua.

Così i vandali, gli stupidi, i violenti hanno servito su un piatto d’argento questa terribile occasione a chi, da giorni, storceva il naso davanti alle prese di posizione che dal basso stavano emergendo. Le pacifiche marce per Gaza e non solo, le richieste di riconoscere lo Stato di Palestina da parte del governo italiano. Giorgia Meloni, pur allineata alla scelta statunitense, cominciava a ragionare in termini di consenso, e si era resa conto che il popolo – la gente, i patrioti, anche quell’80% che nel 2022 non l’ha votata – iniziava a guardare con occhi critici al massacro di Gaza. E la parola “genocidio” cominciava a farsi sentire, sempre più forte.

Ecco: la cosa peggiore era proprio generare caos nella confusione. E grazie a questi vigliacchi, nemici della pace e del dialogo, abbiamo perso una grande opportunità.

Ma si deve ricominciare. E lo faremo.
Il Paese non è rappresentato dai pochi violenti di Milano. La sinistra non c’entra nulla con quella gazzarra.

Sono persone che fanno male alla Palestina.
Sono persone che fanno male al processo di pace.
Sono persone che fanno male al Paese. Molto male.