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Abbandono

Abbandono

Tutti vorrebbero vivere in un piccolo paese dove è il silenzio a far camminare il tempo. La luce ti avvolge, le persone sorridono. Non ci sono semafori, non c’è difficoltà di parcheggio, c’è solo un piccolo bar dove è possibile parlare con gli altri. Puoi scrivere, leggere, rilassarti. C’è il contadino con i prodotti a Km zero, c’è il vento che accarezza le serate lunghissime e dolci. Poi, però, ti accorgi che nessuno ci vuole risiedere. E non è, come è facile pensare, un problema legato al sud del nostro paese, ma lo spopolamento colpisce tutti, Trentino compreso. Quei paesi con la neve, arroccati vicino all’infinito, quelle chiese con il lunghissimo campanile, gli abeti e la bellezza. Nessuno ci vuole stare. Tanto che la giunta provinciale sta pensando a un contributo a fondo perduto di 80.000 euro per chi acquista una casa e si impegna a viverci per almeno 10 anni o ad affittarla a canone agevolato. In Sardegna provano a vendere le case dei paesi ormai sconsolatamente vuoti al prezzo simbolico di un euro, ma, a parte qualche passaggio poetico nei quotidiani, non sembra che le allettanti proposte abbiano sortito molti effetti. Il piccolo bel paese fa parte del nostro immaginario collettivo, come la ricerca di pace e, soprattutto di questi tempi, la possibilità di staccare con il mondo. Lo speriamo, lo adoriamo, lo cerchiamo. Ma solo per qualche settimana. Poi ci piace tornare ai nostri semafori, ai parcheggi che non ci sono, ai divieti, alla posta elettronica, ai messaggi, ai video, al cinema, ai ristoranti frenetici, alla discoteca. Al sottile rumore di niente che popola la nostra vita e addio piccoli paesi spopolati. Se sono abbandonati, la colpa, penso, sia solo nostra.

16:56 , 14 Marzo 2025 Commenti disabilitati su Abbandono