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E i francesi che s'incazzano...

E i francesi che s’incazzano…

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Ditelo anche voi: appena avete letto la notizia avete pensato alla Gioconda e al furto di Vincenzo Peruggia, l’italiano che trafugò il celebre dipinto di Leonardo dal Louvre nel 1911.
Chissà come saranno incazzati i francesi (e le palle ancora gli frullano) per questo nuovo smacco: il furto dei gioielli del tesoro di Francia. Il valore pare inestimabile, e difficilmente li vedremo in vendita su eBay.

La Francia è sotto choc e, a leggere le cronache, sembra che sia andato tutto storto per chi doveva difendere le opere d’arte, e benissimo invece per chi è riuscito nel colpo del secolo. Tutto in soli quattro minuti: rapido, pulito, efficace. Direbbero i francesi — quelli bravi — “Chapeau!”.

Qualche gioiello si è perso per strada, ma il malloppo rimasto nelle mani dei ladri è comunque cospicuo. Io, lo confesso, ho sorriso e ho pensato: e se fosse capitato a noi? Se qualcuno avesse trafugato qualcosa dagli Uffizi? Non ci voglio neppure pensare. I francesi avrebbero subito sorriso e, con un sospiro, commentato: “Ah, les Italiens!”.

Bene, per una volta almeno, sorridiamo noi dei nostri cugini transalpini che, dopo Peruggia e Bartali, devono vedersela con i gioielli di Napoleone spariti.
Ah, la Ville Lumière!