
C’è dunque un giudice a Parigi e, ovviamente, è “comunista”. Lo ha detto senza mezzi termini Elon Musk, commentando la condanna a quattro anni inflitta a Marine Le Pen per gli impieghi fittizi al Parlamento europeo: “Quando la sinistra non può vincere con il voto democratico, abusa del sistema legale per incarcerare i suoi rivali. Questa è la strategia standard in tutto il mondo”.
La frase potrebbe essere di qualsiasi leader di centrodestra, italiani compresi. Mi sono detto: i nostri staranno zitti. E invece Matteo Salvini è stato il più lesto ad allinearsi al pensiero di Musk: “Chi ha paura del giudizio degli elettori spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali. (…) Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta, amica mia”.
Di Salvini amo soprattutto il suo essere sempre con sé e contro sé stesso. Ricorderei al ministro delle Infrastrutture che proprio lui è stato rassicurato da una sentenza che lo ha “assolto” e che i giudici (lo ricordo a Musk e a tanti altri) non sono di sinistra né di destra, ma applicano le leggi.
In questa storia, nessuno, per esempio, si è preso la briga di leggere il dispositivo della sentenza di condanna (l’accusa era di aver usato fondi del Parlamento europeo per pagare collaboratori che, in realtà, non lavoravano a Strasburgo, ma erano alle dipendenze del partito a Parigi). E nessuno ha evidenziato un aspetto talmente ovvio da risultare persino ironico: Macron è tutto, tranne che un uomo di sinistra.