Per un attimo ho capito “è la nostra frode”. Solo dopo sono riuscito a decifrare il filo di Arianna (Meloni) nei confronti della sorella Giorgia (Meloni): “è il nostro Frodo”, inteso come il personaggio del Signore degli Anelli. Loro, Arianna, Santanchè, Del Mastro, Lollobrigida, insieme agli altri, sono “la compagnia dell’anello”. Così mi è venuto in mente di riproporre altre possibili scenografie fumettistiche e ho pensato a Giorgia come Topolino, Del Mastro Pippo (ci starebbe bene anche Lollobrigida) e La Russa che impersona il commissario Bassettoni, lasciando ad altri la composizione della banda Bassotti. Giorgia Dylan Dog (Giuda ballerino) e Crosetto ad impersonare Groucho. Oppure: la presidente del consiglio è Tex Willer e La Russa Kit Carson (noto matusalemme). Giocando con il mitico Alan Ford (girano in edicola le ristampe, bellissime, dei primi numeri della serie), la nostra potrebbe impersonare il biondo ingenuo e sfotunato Alan, Del Mastro Bob Rock, il numero uno un anziano La Russa, Crosetto Grunf, Arianna un po’ Bob Rock, un po’ Geremia (che si lamenta sempre) e il conte Oliver a Daniela Santanchè (scaltra e pronta a salvarsi sempre). Insomma, ho capito che la scelta di Frodo è una sorta di “icona” irremovibile di una destra fondata su una saga che non esiste ma che contiene molti nemici (ricordo i cattivissimi orchi, per esempio identificabili con la magistratura) e ho capito che la compagnia dell’anello e il buon Frodo si vogliono tenere per molto tempo l’anello del potere.

Sul punto penso siano sulla buona strada.