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Sardegna.

Sardegna.

La bella notizia è che i quotidiani nazionali dedicano la prima pagina e servizi interni alla regione Sardegna. La cattiva notizia, però, riguarda il “pasticciaccio brutto” che ha coinvolto la presidente della Regione, Alessandra Todde. Insomma, si parla di Sardegna, ma non in termini troppo edificanti. E se, sul piano amministrativo e giuridico, è difficile districarsi (come diceva un mio carissimo collega: “In diritto amministrativo è possibile tutto e il contrario di tutto”), sul piano strategico e politico qualcosa si può dire.

Possibile, per esempio, che non ci sia stato il tempo per organizzare adeguatamente la campagna elettorale? Possibile che lo staff di una candidata alla presidenza della Regione sia scivolato in un dilettantismo quantomeno imbarazzante? Certo, ci saranno i ricorsi e, per ora, tutto rimane avvolto in un’atmosfera molto “ferma”. Dovrebbe essere il Consiglio regionale a decidere, senza dover attendere il corso della giustizia. E qui, lasciatemelo dire, qualcosa di diverso potrebbe accadere: avete mai visto politici coltivare l’idea del proprio suicidio?

La notizia della Sardegna alla ribalta sui quotidiani doveva essere una bella notizia. Ma, ovviamente, non lo è. Avremmo preferito che i quotidiani nazionali si occupassero di una Sardegna virtuosa, capace, ad esempio, di risolvere il nodo della continuità territoriale. Invece, siamo qui a raccontare e leggere di pasticci, insicurezze, errori materiali. Come dire: siamo passati dal campo largo ad una selva oscura dove la retta via sembra smarrita. Bruttissima figura e pessima storia.

12:16 , 5 Gennaio 2025 Commenti disabilitati su Sardegna.