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Un mondo di mattoncini.

Un mondo di mattoncini.

Ho un anno in meno delle costruzioni lego con i quali ho giocato da ragazzino seppure in versione molto Basic. Ai miei tempi c’erano solo i mattoncini (quasi sempre rossi), qualche finestra bianca, e le tegole obbligatoriamente verdi. Negli anni son diventati qualcosa di sfarzoso: sono apparsi gli “uomini”, le moto, le auto, le astronavi, le finestre con i vetri in plexiglas,  i motori, le navi dei pirati. Tutte cose che ho conosciuto grazie ai miei figli con i quali ho condiviso questo piccolo grande sogno. I mattoncini Lego sono la metafora della nostra esistenza: ci insegnano a pianificare, progettare, modificare, utilizzare l’estro artistico e se poi non va bene si può benissimo ricominciare a costruire altri mondi. La città di Legolandia è un altrove perfetto: tutto funziona, tutto si può “aggiustare” e tutti i mestieri sono intercambiabili: una parità dei generi perfetta. Oggi è il loro compleanno: sono state brevettate il 28 gennaio del 1958 e sono nate in Danimarca. Il loro nome deriva dal danese “leg godt” che significa “gioca bene” ma in Italia la parola “Lego” ricorda anche il verbo “legare”. Negli anni le costruzioni sono diventate complesse e son divenute, in alcuni casi, un modo di dire. Ricordo che se in ufficio mancava qualcosa (comprese le mitiche risorse umane) la risposta era sempre: “costruiscila con la Lego”. Come se fosse facile. Le ultimissime scatole (ho la fortuna di aiutare mio nipotino) sono veri e propri trattati di ingegneria quantistica e seguire passo passo le istruzioni diventa un lavoro. E non è più un gioco. Per fortuna che i bambini sono più creativi e con pensieri laterali diversi da quelli degli anziani. Mio nipote, per esempio, dopo i primi momenti di attenzione dedicati alla lunga e faticosa costruzione dell’astronave o del castello, non ci sta e decide di diventare architetto del suo futuro: butta le istruzioni e continua a costruire per i fatti suoi. Poi, quando ha finito, si avvicina e mi dice: “Zio, non pensi sia più bello di quello delle istruzioni?” Al mio sorriso aggiunge: “Quelli che seguono tutte le istruzioni saranno bravissimi e perfetti ma tutti avranno la stessa identica astronave. Nessuno ce l’avrà mai uguale alla mia.” 

Questo il pensiero laterale. E questa è la forza dei mattoncini Lego che consiglio vivamente a tutti i genitori che vorrebbero figli vispi e creativi. 

13:58 , 28 Gennaio 2023 Commenti disabilitati su Un mondo di mattoncini.