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La donzella Giorgia e le pasionarie di sinistra (sardegnablogger, 16/10/2022)

La donzella Giorgia e le pasionarie di sinistra (sardegnablogger, 16/10/2022)

C’è questa strana gara – a sinistra – di magnificare Giorgia Meloni. A farlo sono per lo più donne e l’ultimo endorsement è quello di Concita De Gregorio (Repubblica del 16 ottobre 2022) la quale, pur di poter parlare male di Berlusconi riesce, con triplo salto carpiato, a salvare la “donzella” Giorgia: “Da Ruby rubacuori a Giorgia Meloni,” scrive De Gregorio, “ si cambia paradigma. La donzella fa senza il Cavaliere, non ne ha bisogno. La sinistra, anche stavolta – dispiace – assiste e arriva dopo”. (Chiedo: perché Meloni è donzella o amazzone e Boldrini è pasionaria? Mah.)Il gioco per le donne di sinistra sembra essere uno solo: salvare la soldata Giorgia dalle fauci del lupo cattivo il quale, ormai, minaccia ma non fa più paura. Sembra quasi ci sia una sorta di “sorellanza” tra donne che distruggono i confini – e i muri – e provano a costruire ponti verso chi è riuscita a rispondere a tono al vecchio capo maschilista. La cosa più stupefacente è che Giorgia Meloni non solo non ha bisogno di questi aiuti – e non li chiede – ma non sa che farsene. Non sopporta le quote rosa e ha scommesso, sempre, sulla sfida muscolare. Partendo dal presupposto che una se è brava deve riuscire a farsi avanti nella vita a prescindere dal sesso. Non si spiegherebbe, infatti, la sua avversità nei confronti di Licia Ronzulli: donna ma secondo la sua visione pragmatica incapace di far parte di un consiglio dei Ministri. Mi sono chiesto – non trovando risposta – se a parti invertite la sinistra avrebbe costruito le barricate. Facciamo finta che Licia Ronzulli fosse del Partito Democratico e in quanto donna doveva ottenere qualche ministero: tutte, ma proprio tutte, avrebbero gridato allo scandalo se il malcapitato di turno non le avesse concesso la fatidica “quota rosa”. Giorgia, invece, ha tirato dritto verso la sua strada che non prevede troppe discussioni, fraseggi e compromessi. E’ ruvida, forse poco empatica, risoluta e spiccia. A me non piace e non mi piacciono i suoi metodi non perché sia donna (ci mancherebbe) ma perché anche lei frappone come molti rappresentanti del potere l’io al noi. Succede anche a sinistra – purtroppo – ma con una piccola differenza: da un rappresentante di destra questo atteggiamento me lo aspetto; lo aveva Mussolini, Almirante e lo mantenne in qualche modo anche Berlusconi. A sinistra stona, così come stona questo “innamoramento” di Giorgia da parte delle donne progressiste e pasionarie (o presunte tali) incapaci di abbattere i muri ideologici della propria barricata. E su questo a sinistra c’è ancora molto da analizzare.

10:21 , 16 Ottobre 2022 Commenti disabilitati su La donzella Giorgia e le pasionarie di sinistra (sardegnablogger, 16/10/2022)