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  «All'Asinara  Turisti e detenuti non pericolosi possono convivere» La Nuova Sardegna 10/6/2004

«All’Asinara Turisti e detenuti non pericolosi possono convivere» La Nuova Sardegna 10/6/2004

 

SASSARI. «Credo che ci saranno risultati positivi per la popolazione detenuta e ricadute importanti, anche sotto il profilo economico, per tutto il territorio e per la città di Porto Torres in particolare»: Lorenzo Spanu, ispettore della polizia penitenziaria, oggi capo delle guardie del carcere di Alghero, ha trascorso all’Asinara più di trent’anni, conosce l’isola come le sue tasche e su quell’esperienza ha scritto un libro a quattro mani con il responsabile dell’Area educativa Giampaolo Cassitta . Non nasconde certo di essere a conoscenza dell’iniziativa del ministero: «Sapevo che c’era uno studio e che il progetto procedeva abbastanza rapidamente – racconta – e prima di esprimere giudizi credo che ognuno debba fare le giuste valutazioni. Per come conosco l’isola, le strutture da rimettere in funzione potrebbero essere quelle di Campu Perdu e Trabuccato (dove ci sono gli orti e le stalle), a fianco di Cala Reale (punto di approdo principale)». L’ex capo degli agenti dell’Asinara ci crede fermamente al progetto dei detenuti al lavoro nel parco: «Saranno volontari e a basso indice di pericolosità – afferma – e se ne verranno inseriti 300 occorreranno almeno un centinaio di agenti. E’ una falsa convinzione quella che se ci sono i detenuti i turisti non possono andare nel parco. E poi si potrebbe realizzare finalmente il museo carcerario. I visitatori lo chiedono ma non c’è». (g.b.)

09:24 , 10 Giugno 2004 Commenti disabilitati su «All’Asinara Turisti e detenuti non pericolosi possono convivere» La Nuova Sardegna 10/6/2004